A Villa Borghese a Roma …. In una fra le meraviglie della nostra beneamata Capitale c’è uno dei grandi Tesori del mondo….L’orologio ad acqua di Villa Borghese….e più precisamente al Pincio.
Il Pincio – uno dei luoghi iconici di Roma – è famoso per la sua terrazza luogo di meta di tutti gli innamorati del mondo, ma sempre al Pincio semi nascosto fra gli alberi i viali e le sculture si trova l’incredibile idro-cronometro del 19° secolo.
Fu realizzato nel 1867 e – caso unico al mondo per un orologio ad acqua – posto fra i viali della celebre Villa Borghese…..ancor più sorprendente ….funziona ancora a più di 150 anni di distanza dall’installazione.
L’autore è Giovanni Battista Embriaco (un sacerdote domenicano) che si dilettava con l’orologeria e l’ingegneria e chiese di installare l’opera dove oggi si trova Viale dell’Orologio proprio in onore dell’Opera Unica.
Un Capolavoro in mezzo al Capolavoro naturalistico del Pincio con i suoi giardini lussureggianti in mezzo al piccolo laghetto circondato da palme e rocce.
L’orologio – infatti – segna il tempo al centro di un laghetto e un piccolo ponte di legno conduce fino all’isolotto dove si erge l’Orologio Idrodinamico che segna l’ora in 4 differenti direzioni (i punti Cardinali).
L’orologio funziona con un meccanismo che applica insieme fisica, idraulica e meccanica sfruttando il flusso dell’acqua come fonte di energia senza ingranaggi.
Leggiamo dal link https://travel.thewom.it/italia/lazio/orologio-ad-acqua-del-pincio.html il funzionamento “L’acqua cadendo dall’alto riempie due vaschette a forma di foglioline in bilico su uno spillo. I due bacini oscillanti attivano il meccanismo che attiva il pendolo, carica l’orologio e fa girare le lancette. Grazie a questo flusso continuo d’acqua l’orologio non ha mai bisogno di essere caricato, contando ore, quarti d’ora e minuti con mirabile precisione. Il meccanismo è protetto da uno scrigno di pannelli di vetro, montati su una torretta in ghisa che ha l’aspetto di rami di un albero. Questo ingegnoso orologio in origine aveva anche una suoneria acustica per i quarti e le ore attivata anch’essa dal flusso d’acqua. Si tratta quindi di una vera opera di ingegneria idraulica che unisce tecnologia, arte e natura in una sintesi perfetta.”
Ovviamente l’orologio ha bisogno anche lui di manutenzione e nel 2007 ha avuto un’opera di restauro che ne ha ripristinato le funzionalità.
Perché Giovanni Battista Embriaco scelse proprio il Pincio? Per la vicinanza di una cisterna d’acqua che dava acqua alle fontane del Pincio e innaffiava i giardini. Il luogo era perfetto!
Embriaco fece varie prove prima di arrivare al modello definitivo nel 1873 che fu installato in modo permanente nei Giardini Borghese e sulla scia di questo successo Embriaco iniziò a progettare altri orologi ad acqua che furono installati nei cortili di importanti edifici romani come il Ministero delle Finanze dove è rimasto fino agli anni ’60 e il palazzo Berardi in via del Gesù come fulcro di un’elegante fontana decorata con statue e busti classici.
Se non l’avete mai visto andate a vederlo…ne vale la pena!
Fonte https://travel.thewom.it/italia/lazio/orologio-ad-acqua-del-pincio.html
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