Torniamo a Roma in cerca di luoghi “segreti”…. Avete mai sentito parlare del Santuario dei Gatti? Forse no…. Ma sicuramente conoscete Largo di Torre Argentina meglio conosciuta come Largo Argentina…tout court!
Il Santuario dei Gatti di Roma è diventata un’attrazione non solo per i tesori archeologici che custodisce ma anche per gli ospiti che – ormai da quasi cento anni – hanno trovato un rifugio. Si tratta dell’Area Sacra di Torre Argentina, il sito archeologico che negli anni ’20 fu rinvenuto e rese visibile a tutti le meraviglie archeologiche dei 4 Templi che vi si trovano. E’ anche (e soprattutto) il luogo dove Bruto assassinò Cesare nel 44 a.c.
Ma è proprio dalla fine degli anni ‘20 – anno in cui i lavori di restauro terminarono – che il sito divenne dimora fissa per i felini della città!
Perché? Ovvio… Essendo il sito archeologico sotto il livello stradale i gatti trovano un ambiente ideale al riparo fra i ruderi millenari. Dal 1929 al 1993, i gatti furono nutriti più o meno regolarmente da una serie di donne amanti degli animali e che per questo vennero definite: Gattare.
Fra queste la più famosa è certamente Anna Magnani, che abitava nella zona e quando possibile portava personalmente il cibo ai gatti del sito.
Oggi Largo Torre Argentina è un vero e proprio Tempio Felino, ospita 150 amici a quattro zampe, protetti nei più antichi templi di Roma che risalgono al 400-300 AC.
Dal 1993 – grazie anche alla collaborazione con alcune organizzazioni straniere – i volontari di Torre Argentina hanno iniziato a raccogliere i fondi necessari per riuscire a dare un rifugio sempre più sicuro ai felini della piazza. Grazie all’importanza storica dell’area Largo Argentina è sempre “invasa” da visitatori che si fermano a fotografare l’Area Archeologica e i simpatici “micetti” e contribuiscono al sostentamento degli stessi.
Chi fondò questo gruppo di volontari sono Lia e Silvia che nutrivano, accudivano e sterilizzavano tutti i gatti. Ma i loro sforzi venivano resi vani dalla malvagità delle persone che avevano scambiato il luogo per un posto dove gli animali potevano essere abbandonati senza problemi…e la colonia aumentava a dismisura.
Nel 1995 Lia e Silvia conobbero una donna inglese Molga Salvalaggio. Spiegò loro il sistema anglosassone delle organizzazioni per la protezione degli animali, le mise in contatto con l’Associazione anglo-italiana A.I.S.P.A. (Società anglo-italiana per la protezione degli animali) che inizio a fornire fondi e materiali alle 2 benefattrici italiane.
La posizione del sito, i reperti archeologici continuavano ad avere un grandissimo afflusso di turisti che incredibilmente sembravano più interessati agli animali e ai reperti storici e facevano Donazioni con grande cuore e generosità. La cosa funzionò e oltre al denaro necessario le donne raccolsero anche notorietà e con questa si unirono tantissimi volontari. Torre Argentina divenne ben presto una sorta di “Nazioni Unite” per i gatti.
La notorietà portò un interesse che osiamo definire mondiale. Addirittura vengono scritti dei libri sui Gatti di Torre Argentina … Nelson, un gatto di Torre Argentina con un occhio solo, è il protagonista del libro “Nelson: un re senza casa” pubblicato nel 1999. Nello stesso periodo Barbara Palmer pubblica “Cat Tales”, nel 2000 viene aperto il sito internet www.romancats.com .
Arriviamo quindi nel 2003 quando proprio grazie al “Santuario dei Gatti” fu organizzata una marcia di – Cat Pride – che ha visto partecipare migliaia di partecipanti. E si arriva al 2015 anno in cui i Gatti di Largo Argentina sono i protagonisti inconsapevoli di un famoso calendario.
Che dire….venite a Roma? Non potete visitare questo luogo segreto!
FONTE: https://www.hotelcolosseum.com/Roma-Segreta-Largo-di-Torre-Argentina-e-il-Santuario-dei-Gatti/
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