E’ quasi una settimana che ci ha lasciato Carla Fracci, la Regina anzi la Dea della Danza Italiana e Mondiale.
Non abbiamo avuto il coraggio di scriverne prima…… è morta a Milano, la sua città, il 27 maggio ed era tempo che la Dea lottava contro un Tumore maligno.
La Stella della Danza avrebbe compiuto in agosto 85 anni. Era arrivata per la prima volta alla Scala di Milano a soli 10 anni, quando era entrata nella Scuola di Ballo del Teatro. Nel 1958 è stata prima ballerina del Piermarini. Tra i suoi ruoli più memorabili quello di Giselle, ma anche Giulietta di “Romeo e Giulietta” e Swanilda di “Coppelia”.
Come detto da tempo contro un tumore. Figlia di un tranviere e di un’operaia, nata nel 1936. Fra i primi insegnanti la grande coreografa russa Vera Volkova. Carla di quegli inizi era abituata a raccontare che : “Volevo fare la parrucchiera. Non capivo il senso di ripetere gli esercizi, del sacrificio, dell’impegno fisico e mentale”.
Dopo soli 2 anni dal suo arrivo alla Scala di Milano Carla fece la comparsa con Margot Fonteyn in “La bella addormentata”. Dopo inizia la rapida scesa: nel 1954, il diploma, un anno dopo il debutto nella “Cerentola” e nel 1958 è già promossa prima ballerina. Ha danzato ne “Lo schiaccianoci”, “Il Lago dei cigni” e interpretato numerosi ruoli romantici: da Giulietta di “Romeo e Giulietta” a Swanilda di “Coppelia”. Degli oltre 200 ruoli interpretati, sono i panni di “Giselle” a consacrarla per sempre. Dopo il Piermarini, dal 1967 Fracci è ospite dell’American Ballet Theatre, poi danza con varie compagnie straniere, dal London Festival Ballet al Royal Ballet, dallo Stuttgart Ballet al Royal Swedish Ballet. Nel 1964 il matrimonio con il regista Beppe Menegatti -aiuto di Visconti- che l’ha diretta in numerosi spettacoli. Dall’unione è nato il figlio Francesco.
L’altra grande passione della Regina era l’insegnamento. Agli inizi degli anni ’80 dirige il corpo di ballo prima del San Carlo di Napoli, poi dell’Arena di Verona e dell’Opera di Roma, dove rimane fino al 2010. Tra alti e bassi, il legame con la Scala non si è mai spezzato.
La Dea ha danzato con i più grandi interpreti mondaili maschili della Danza. da Rudolf Nureyev a Vladimir Vasiliev da Henning Kronstam a Mikhail Baryshnikov. E poi Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi e Roberto Bolle.
Lo Stato Italiano e le Organizzazioni Mondiali le consegnano tutte le Onoroficienze possibile.
Nel 2003 Fracci diventa Cavaliere di Gran Croce. Un anno dopo è nominata Ambasciatrice di buona volontà della Fao. Dal giugno 2009 al 2014 Fracci è assessore alla Cultura della Provincia di Firenze, nel 2015 diventa Ambasciatrice di Expo Milano. Nel 2018 riceve il Premio nazionale Toson d’oro di Vespasiano Gonzaga e il 19 settembre 2020 quello alla carriera da parte del Senato della Repubblica Italiana.
Il mondo Italiano la ricorda con cordoglio. Mario Draghi ha detto di aver appreso “con profonda commozione” la notizia della scomparsa, aggiungendo che Fracci è stata “un esempio di passione per intere generazioni, interprete eccezionale, una grande italiana”.
Mattarella : “Carla Fracci ha onorato, con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di intenso lavoro, il nostro Paese”. Il presidente della Repubblica, nell’esprimere le sue condoglianze ai familiari e a tutto il mondo del ballo –“che perde oggi un prezioso e indimenticabile riferimento”- ha ricordato poi in una dichiarazione le “straordinarie doti artistiche e umane” dell’étoile, “che hanno fatto di lei una delle più grandi ballerine classiche dei nostri tempi a livello internazionale”.
La Fondazione Arena di Verona : “Perdiamo una Divina, una vera artista, una stella come poche nella nostra storia. Vogliamo omaggiare Carla Fracci ricordando una delle più fedeli e belle collaborazioni con questo grande Teatro, sempre all’insegna della perfezione”.
Potremmo continuare con centinaia di citazioni ma sarebbe comunque riduttivo. Semplicemente ci ha lasciato una Dea, una Regina, una Stella…..ci ha lasciato Carla Fracci.
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