7 Giugno 2023

Il Tar dice che i medici possono curare il Covid a domicilio

E’ arrivata la sentenza del TAR del Lazio in merito COVID 19.

Alcuni medici specialisti e di base hanno presentato ricorso al TAR del contro una nota del Ministero che prevedeva solo la ‘vigile attesa’ e la somministrazione di antinfiammatori e paracetamolo   per la cura del SARS COV 2.

Il Tar Lazio accoglie il ricorso del Comitato Cura Domiciliare Covid-19 e annulla la circolare del ministero della Salute. Avvocato Grimaldi: “La sentenza pone fine alla follia sanitaria della vigile attesa”

 I medici – ora – possono scegliere la terapia domiciliare che vogliono per curare i pazienti malati di Covid.

In breve è questa la decisione del Tar del Lazio che accogliendo il ricorso dispone l’annullamento delle linee guida dell’Aifa fatte proprie dal ministero della Salute, così come aggiornate il 26 aprile 2021, nella parte in cui “nei primi giorni di malattia prevede unicamente una ‘vigile attesa’ e somministrazione di antinfiammatori e paracetamolo e nella parte in cui pone indicazione di non utilizzo di tutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per i pazienti affetti da Covid”.  Il contenuto della nota ministeriale “contrasta con la richiesta professionalità del medico e con la sua deontologia professionale imponendo, anzi impedendo, l’utilizzo di terapie eventualmente ritenute idonee ed efficaci al contrasto con la malattia Covid 19 come avviene per ogni attività terapeutica”

L’Avvocato Erich Grimaldi –  che aveva presentato il ricorso e Presidente del Comitato Cura Domiciliare Covid-19 – dichiara “Finalmente un punto fermo nella battaglia che portiamo avanti da due anni, è la fine della vigile attesa. Siamo riusciti a dimostrare che le linee guida ministeriali erano di fatto uno strumento per vincolare i medici alle eventuali responsabilità che derivano dalla scelta terapeutica. Il governo ha di fatto privato i cittadini delle cure domiciliari precoci paralizzando la sanità territoriale e portando al collasso il sistema ospedaliero”.

Con questa sentenza del TAR quindi vengono annullate le linee guida dell’Aifa fatte proprie dal ministero della Salute, così come aggiornate il 26 aprile 2021.

L’Avv. Grimaldi dichiara anche “Il governo, andando a vincolare i medici ha di fatto privato i cittadini delle cure domiciliari precoci, paralizzando la sanità territoriale, e portato al collasso il sistema ospedaliero, con tutte le drammatiche conseguenze che migliaia di famiglie conoscono purtroppo molto bene” mentre la Portavoce del Comitato – Valentina Rigano – dichiara: ”Le scelte terapeutiche sono da sempre un dovere e un diritto dei medici, eppure chi ha curato a casa è stato ingiustamente bistrattato e accusato più volte di agire in malafede. Invece di ascoltare e recepire le costanti richieste di collaborazione che abbiamo più volte proposto al ministero, per trovare una soluzione comune all’emergenza, chi ha preso decisioni ha ignorato le capacità e l’esperienza di migliaia di medici. Questa decisione cristallizza una volta per tutte quale sia il ruolo del medico di medicina generale, ovvero agire e non lasciare i malati Covid ad attendere l’evolversi della malattia”.

Ovviamente anche la politica scende in campo e i un post dell’Onorevole Giorgia Meloni si legge:” Il Tar del Lazio accoglie il ricorso del Comitato per le Cure domiciliari e boccia le famigerate linee guida del ministero della Salute su tachipirina e vigile attesa. Dopo due anni di fallimenti conclamati la sentenza del Tar del Lazio mette una pietra tombale sull’operato del Ministro Speranza, che ha la grande responsabilità di non aver mai voluto ascoltare le numerosissime esperienze cliniche portate dai medici di base. È chiaro che Speranza non può rimanere un minuto di più, Mario Draghi e le forze di maggioranza prendano atto del fallimento».

Intanto l’OMS consiglia due nuovi farmaci per la cura (anche domiciliare) del SARS COV-2: Baricitinib e Sotrovimab.

Staremo a vedere il prosieguo, ma forse – come letto su più fonti in questi ultimi giorni – non ci resta che sperare che la Variante Omicron riesca a creare quell’immunità generalizzata che col Vaccino non abbiamo avuto.