7 Giugno 2023

CARO CARBURANTI

Ed ecco gli effetti della Guerra in Italia … Code ai Supermercati … Scaffali Vuoti … Prezzi aumentati … ma in questo momento quello che fa più male nel nostro paese è l’aumento indistinto (forse ingiustificato) di tutti i Carburanti.

E come sempre ci ritroviamo con code infinite (per l’Amor di Dio … più che giustificate) in quei distributori dove possiamo risparmiare un paio di centesimi al litro … certo che la Batosta è pesante …

Diamo un sguardo ai rincari – medi – alla Pompa nell’ ultimo mese:

  • Benzina + 0.40€/Litro
  • Gasolio + 0.50€/Litro
  • GPL + 0.30€/Litro
  • Metano +1,5€/Kg…..una follia!!!

Da Ignoranti (nel senso di persone che Ignorano) il dubbio sorge spontaneo … Ma il Carburante che consumiamo oggi … in questi giorni … non è Carburante che avevamo in Stock? Non è “Figlio” della Guerra!!! Perché questi aumenti???

Il Malcontento serpeggia, la gente comune non ce la fa più, le aziende non ce la fanno più … si tratta di speculazione? I Pescatori non escono più in mare…gli autotrasportatori bloccano i TIR, viene diminuito l’orario dei riscaldamenti nelle case, i Sindaci annunciano che spegneranno le Luci notturne nelle strade e l’illuminazione dei Monumenti.

Nel Friuli inizia la trasmigrazione in Slovenia dove tutti i Carburanti sono meno cari, non hanno subito i rincari e su un pieno risparmi anche 15/20 Euro. Stessa dinamica in Lombardia: è corsa a Livigno dove  di 1,482 al litro per la benzina, di 1,437 per il diesel           contro i 2,3 euro nel resto d’Italia!

Addirittura Roberto Cingolani – Ministro della Transizione ecologica del nostro attuale Governo – evoca la Truffa:  “Il caro carburante è una colossale truffa ai danni delle imprese e dei cittadini italiani”. Intervistato da Sky Tg 24, ha commentato gli aumenti dei prezzi di benzina, diesel e metano degli ultimi giorni. “Non esiste motivazione tecnica di questi rialzi – ha spiegato – e la crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi”. Cingolani ritiene indispensabile stabilire un prezzo massimo dei carburanti oltre il quale gli operatori europei non possono andare … e continua … “Chiunque esporta gas non può fare i conti senza l’Europa: serve un tetto massimo per il prezzo, un costo appetibile da non affossare il mercato. Si può discutere intorno a una cifra di 80 euro megawatt/ora che è già il doppio di quanto pagavamo un anno fa”.

Come dicevamo il disagio per la gente comune è enorme, ma – forse – chi soffre di più in questo momento sono proprio le nostre aziende…

Le aziende chiudono perchè produrre costa più della vendita. Trasportare un camion di frutta costa più del valore della merce trasportata. Oggi migliaia di autotrasportatori si fermeranno in tutta Italia per questo: “Non è uno sciopero, è una necessità: ci fermiamo perchè non possiamo più lavorare”. Il ministro l’ha detta così: «Il mercato specula ed è lo stesso motivo per cui ci troviamo la benzina a 2,20 euro. Da un lato le accise – le tasse – servono a far funzionare lo Stato, dall’altro il nervosismo che raddoppia o quadruplica, quintuplica il prezzo di un carburante, cioè, fa solo arricchire pochi. Io credo che questo vada attaccato per primo. Ora, noi faremo la nostra parte e cercheremo di fare del nostro meglio, però qui siamo in presenza di una colossale truffa che viene dal nervosismo del mercato e che è fatta alle spese di imprese e cittadini».

Anche la Politica – ovviamente – si schiera contro questa situazione. Tutti i partiti di maggioranza chiedono al governo di calmierare i prezzi di gas e carburante. Il più “tranchant” è stato Enrico Letta che ha chiesto “un intervento a gamba tesa del governo sulla truffa”. Giuseppe Conte chiede un Energy recovery fund Ue sul modello di quello adottato per la pandemia. Simone Baldelli (FI) chiede a Cingolani di venire a spiegare in Parlamento. Italia Viva articola suggerimenti e richieste in tre interrogazioni. I senatori Davide Faraone e Riccardo Nencini, i primi a muoversi a metà della scorsa settimana, è il deputato Michele Anzaldi chiedono il taglio dell’Iva e delle accise che ancora incidono sulle bollette come Vajont e terremoto dell’Irpinia.

Una situazione di Caos….tutto aumenta….e gli Stipendi restano uguali (o addirittura più bassi vista la Cancellazione del cosiddetto Bonus Renzi di inizio anno….)!

Mio Papà (buon anima) avrebbe detto: “Figlio mio, si stava meglio quando si stava peggio”!!!