5 Giugno 2023

Terremoto nelle Marche

La Terra ha tremato ancora in Italia….e anche stavolta molto forte!.

Alle 7.07 di stamani una scossa con magnitudo 5.7 (bella forte) si è avvertita in mare al largo di Pesaro. La scossa è stata molto forte e seguita da altre 2 di magnitudo 3.1 e 3.4.

Vastissima la zona che ha avvertito le scosse….ovviamente tutta la Regione Marche (Pesaro, Fano, Ancona, Urbino le zone in cui si è avvertita maggiormente) ma la prima è stata talmente forte da interessare tutto il Centro Italia (moltissime le segnalazioni da Roma), il Veneto, la Lombardia, il Trentino Alto-Adige e addirittura la Croazia!

La cronologia delle scosse è la seguente, dopo la prima del 5.7 (alle 7.07) l’INGV ha rilevato una ventina di scosse. La più forte è stata di magnitudo 5.7 alle 7:07, poi un’altra di magnitudo 4 alle 07:12. Poi tra le 07:15 e le 07:35, l’Ingv segnala altre nove scosse da 3.6 a 2.4. In tutto una ventina, dopo le 7:07, le scosse che si sono susseguite di magnitudo superiore a 2. Nuova scossa alle 8;15 di 3.1, alla quale ne sono seguite altre cinque di magnitudo superiore a 2 in una ventina di minuti. L’epicentro è stato localizzato in mare, a 27 chilometri di distanza dalla costa, a una profondità di 8 chilometri.

Fortunatamente allo stato attuale non si registrano morti e feriti (anche se i PS delle Marche sono stati assaliti). In particolare ad Ancona. Non si tratta di feriti legati ai crolli, ma di traumi minori su persone che stavano scappando o di crisi di panico per lo spavento.

L’INGV ha subito scansato il pericolo Tsunami e Alessandro Amato che coordina il Centro allerta tsunami, ha escluso qualsiasi rischio. “Appena 6 minuti dopo il sisma il nostro centro ha diramato un messaggio di informazione, che non è un messaggio di allerta ma informa che c’è stato il sisma per attivare i controlli lungo le coste. Allo stato attuale non c’è nessun rischio. Ci sarebbe stato con una magnitudo più grande, di 6.5. Il messaggio che abbiamo diramato si attiva per terremoti di 5.5 in mare o lungo la costa nel Mediterraneo. Se ci fosse stato uno tsunami si sarebbe sviluppato pochi minuti dopo”.

Dicevamo, popolazione pervasa dal panico e tutta per le strade…migliaia di segnalazioni al numero breve dei Vigili del Fuoco (115) qualche crepa e fessurazione negli edifici e qualche evacuazione per scrupolo di sicurezza. Anche ascensori bloccati e cadute di calcinacci.

Il traffico ferroviario nella zona è stato fermato per un controllo dello stato dei binari e alcune scuole chiuse per precauzione. Ma Trenitalia fa sapere che è prevista per le 12:00 la riattivazione della circolazione dei treni lungo le linee interessate dalle scosse di terremoto di stamane: l’Adriatica  tra Rimini e Varano, l’Ancona-Roma, tra Falconara e Jesi, e la Rimini-Ravenna, tra Gatteo e Cesenatico.

Dalle 8:05 tutti i treni precedentemente fermi in linea sono stati ricevuti nelle Località di Servizio adiacenti. Le ricognizioni sono ancora in corso a cura dei tecnici del servizio lavori

Gli ospedali restano ovviamente aperti e l’unità di crisi dell’azienda ospedaliero-universitaria delle Marche ad Ancona è riunita per monitorare la situazione e prendere eventuali misure, ma per ora non si rilevano danni alle strutture dell’ospedale regionale, dove si segnala solo qualche pezzo di vernice e intonaco caduti durante le scosse.

Il sindaco di Pesaro: “Grande spavento, temiamo le conseguenze. Stiamo facendo controlli, molta gente è in strada e al momento non risultano danni ingenti però stiamo facendo tutte le verifiche possibili su tutti gli edifici pubblici. C’è stato grande spavento perché la botta è stata forte e quindi temiamo conseguenze”.

A Fano, un abitante dichiara: “I lampioni dell’illuminazione pubblica oscillavano come fuscelli, tutto tremava forte, una sensazione terribile e la gente si è riversata in strada”.

Il Presidente della Prov. Di Rimini dichiara: “Si è attivato il sistema di Protezione civile per studiare e monitorare la scossa. Nel frattempo è opportuno mantenere uno stato di attenzione segnalando eventuali danni”.

Anche in Umbria le scosse sono state avvertite molto forti, ma l’assessore alla protezione Civile dice dai primi controlli non sono stati evidenziati danni

Ovviamente la Politica tutta si è messa in moto e con un Tweet il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli,fa sapere che “è in collegamento con il Presidente del Consiglio e il Capodipartimento di Protezione Civile Nazionale per la situazione a seguito delle scosse che si sono verificate a largo della costa marchigiana. Seguiranno aggiornamenti”.

L’INGV fa sapere anche che “La scossa di magnitudo 5.7 registrata questa mattina nelle Marche è la più forte dal 1930, data del terremoto di Senigallia di magnitudo 5.8. Dalla mappa della sismicità dal 1985 ad oggi si nota che in questa area è presente un’attività sismica con eventi e piccole sequenze di magnitudo moderata, come quella del giugno del 2000 con terremoti di magnitudo fino a 3.5. Il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani evidenzia, nelle vicinanze dell’area epicentrale alcuni terremoti di magnitudo stimata intorno a 5.0 tra i quali, come detto, a sud dell’evento di oggi il terremoto del 30 ottobre 1930 (Mw 5.8), nei pressi di Senigallia, il più significativo terremoto della costa settentrionale marchigiana avvenuto nel Novecento.”

Restiamo in attesa di aggiornamenti….