Il Giubileo dei Giovani 2025, svoltosi a Roma dal 28 luglio al 3 agosto, si è concluso con un bilancio straordinario: oltre un milione di giovani da tutto il mondo hanno animato la Capitale per una settimana all’insegna della fede, della speranza e della collaborazione tra istituzioni. La conferenza stampa finale, tenutasi il 3 agosto all’Auditorium della Conciliazione, ha confermato la portata monumentale dell’evento, definito la più grande manifestazione in Italia degli ultimi 25 anni.
Partecipazione straordinaria e messaggio spirituale
Monsignor Rino Fisichella, responsabile vaticano del Giubileo, ha evidenziato come l’evento abbia smentito le statistiche pessimistiche secondo cui il 70% dei giovani al mondo non crede. A Roma, quel milione abbondante di partecipanti ha mostrato energia, entusiasmo e positività. “Questi giovani incontrati in questa settimana sono giovani come gli altri, forse con una marcia in più”, ha dichiarato. A testimonianza del coinvolgimento attivo, il Circo Massimo ha registrato 28.000 confessioni in una sola giornata, prolungate fino alle 20.00 per il numero eccezionale di richieste, ben oltre il termine previsto inizialmente per le 18.00.
Logistica, trasporti e sicurezza
Il sindaco di Roma e commissario straordinario per il Giubileo, Roberto Gualtieri, ha sottolineato come il successo organizzativo sia frutto di una pianificazione accurata durata un anno e mezzo, e della sinergia tra Comune, Regione, Governo, Vaticano, Protezione Civile, forze dell’ordine e volontari. Più di 20.000 persone hanno preso parte all’allestimento. Oltre 100 aziende hanno realizzato le strutture e potenziato i trasporti: Atac ha garantito 3.300 corse giornaliere, mentre Acea ha curato la fornitura idrica.
La Protezione Civile, guidata da Fabio Ciciliano, ha definito l’evento come l’accoglienza di “una città grande come Napoli”. I flussi sono stati impressionanti: 35.000 persone trasportate solo in metro A entro mezzogiorno e 68.000 nel pomeriggio; la linea C è passata da 8.000 a quasi 14.000 passeggeri tra le 12 e le 15.
Sul fronte sicurezza, il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha spiegato che sono stati impiegati oltre 8.000 agenti tra forze dell’ordine e personale locale. In vista dell’evento sono stati anche sequestrati oltre 2 milioni di articoli contraffatti, per tutelare i pellegrini e il decoro della città.
Assistenza sanitaria e gestione emergenze
Nel campo di Tor Vergata, sono stati attivati 11 presidi sanitari — 10 dalla Regione Lazio e uno dalla Protezione Civile nazionale — che hanno registrato oltre 1.200 accessi. I casi più frequenti sono stati malori da caldo e distorsioni. Le ambulanze del 118 hanno effettuato circa 1.200 soccorsi, con oltre 100 pazienti trasportati in ospedale: un bilancio considerato nella norma rispetto alla vastità dell’afflusso.
Una manifestazione simbolo del “Metodo Giubileo”
Durante la conferenza finale è emerso con forza il concetto di “metodo Giubileo”: un modello operativo fondato sulla collaborazione tra istituzioni, Chiesa e società civile, caratterizzato da efficienza e capacità di superare le rigidità burocratiche. Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha auspicato che questa sinergia venga replicata per altri grandi eventi.
Conclusione
A chiusura dell’evento, il sindaco Gualtieri ha espresso grande soddisfazione: “È stato un evento straordinario. Un milione di giovani ha animato la nostra città. Dal punto di vista organizzativo, la prova è stata superata”. Il Giubileo dei Giovani 2025 si conferma dunque non solo come un evento di fede, ma anche come un modello di efficienza, cooperazione e accoglienza.