La Cappella della Madonna dell’Archetto
Nel cuore del Rione Trevi, si nasconde un luogo di straordinaria suggestione: la Cappella della Madonna dell’Archetto, o ufficialmente Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae. Considerata la chiesa più piccola di Roma (e forse del mondo intero), questa cappella rappresenta un autentico gioiello di storia, arte e devozione.
- Origini e miracolo
Nel 1690 la marchesa Alessandra Muti Papazzurri commissionò a Domenico Maria Muratori un’immagine della Vergine dipinta su maiolica. L’effige venne posta sotto un archetto tra due palazzi. Il 9 luglio 1796, l’immagine mosse miracolosamente gli occhi e pianse—fenomeno visto da numerosi testimoni e collegato all’invasione francese. - La costruzione della cappella
Per conservare degnamente l’immagine miracolosa, il marchese Alessandro Savorelli Muti Papazzurri incaricò l’architetto Virginio Vespignani di realizzare una cappella neorinascimentale, inaugurata il 31 maggio 1851. - Arte e architettura
Nonostante le sue dimensioni ridotte, l’interno è ricco di elaborazioni artistiche: stile neorinascimentale, pavimenti in marmi pregiati, angeli in gesso a forma di cariatidi (opera di Luigi Simonetti), cupola decorata con stucchi dorati e affreschi di Costantino Brumidi—lo stesso artista che lavorò alla cupola del Campidoglio degli Stati Uniti.
Dal 1870 la cappella è affidata alla Primaria Società Cattolica Promotrice di Buone Opere, approvata da Pio IX, e nel 1946 l’immagine fu incoronata solennemente dal Capitolo Vaticano. Il luogo è riconosciuto come Monumento Nazionale d’Arte. - Informazioni utili per il visitatore
La cappella è difficile da notare perché nascosta alla fine di un vicolo, e l’accesso è generalmente consentito nel tardo pomeriggio, spesso intorno alle 18:00.
Il Museo Ninfeo
A completare questo focus sui luoghi meno noti della Roma storica, il Museo Ninfeo è un’altra perla meritevole di attenzione.
- Origini e contesto
Situato in Piazza Vittorio Emanuele II, sotto la sede dell’Enpam, il museo sorge sull’area dei Horti Lamiani, sontuose residenze-giardino imperiali costruite nel I secolo d.C. e successivamente abbandonate.
Il percorso espositivo—di oltre 1.000 m²—include i resti di una piazza con ninfeo e un ricco assemblaggio di elementi decorativi, reperti quotidiani (anfore, stoviglie), marmi, ossa di animali selvatici, conchiglie, creando una narrazione immersiva sulla vita degli antichi giardini. - Visitare il museo
Si accede solo su prenotazione, con visite che partirebbero ogni 30 minuti nel weekend. Le tariffe prevedono €10 per l’audioguida e €13 per visita guidata.
Perché vale la pena visitarli
- Cappella: un’esperienza intima e spirituale, dove arte raffinata e devozione popolare si fondono in un’opera architettonica minuscola ma straordinaria.
- Museo: un viaggio sorprendente nell’archeologia urbana e nella vita quotidiana di un impero, in un contesto valorizzato in modo moderno ed educativo.









