Candidatura UNESCO per la Via Appia

La Candidatura della Via Appia per il Patrimonio Mondiale UNESCO: Un Viaggio nella Storia dell’Antica Roma

Le Terme di Diocleziano, imponenti testimonianze dell’antica grandezza romana, sono state recentemente il palcoscenico di un momento significativo nella storia culturale dell’Italia. In questo luogo storico, è stato firmato un protocollo di intesa per la candidatura del sito “Via Appia. Regina viarum” per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, un passo cruciale nella preservazione e nella promozione del ricco patrimonio storico di questa straordinaria antica strada romana.

Promosso dal Ministero della Cultura italiano, questo ambizioso progetto coinvolge un’ampia coalizione di attori, tra cui 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 12 Province e Città metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e ben 25 università italiane e straniere. Questa vasta rete di collaboratori testimonia l’importanza e la portata della candidatura, che mira a riconoscere la Via Appia come uno dei gioielli culturali dell’umanità.

Una Breve Storia della Via Appia

La Via Appia, conosciuta anche come “Regina viarum,” ovvero la “Regina delle strade,” è una delle strade romane più celebri e iconiche dell’antichità. Costruita nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco, la Via Appia collegava Roma alla città di Capua, e successivamente fu estesa fino a Brindisi, affacciandosi sul mar Adriatico. Questa strada non era solo un’importante arteria di comunicazione, ma anche un simbolo della grandezza e del potere dell’Impero Romano. Lungo il suo percorso, erano presenti maestose tombe, ville di lusso e infrastrutture pubbliche che testimoniano il fervore culturale ed economico dell’epoca.

L’Importanza della Candidatura UNESCO

L’inclusione della Via Appia nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO rappresenterebbe un riconoscimento internazionale della sua straordinaria importanza storica e culturale. Questo status conferirebbe alla Via Appia una protezione speciale e promuoverebbe il suo studio e la sua conservazione a livello globale. Inoltre, attirerebbe l’attenzione di turisti, studiosi e appassionati di storia da tutto il mondo, contribuendo così a promuovere il turismo culturale nelle regioni coinvolte.

Partecipanti Chiave e Supporto Locale

Nel corso della cerimonia presso le Terme di Diocleziano, il direttore del Parco dei Castelli Romani, Emanuela Angelone, ha partecipato insieme ai Sindaci dei Castelli Romani coinvolti, dimostrando il sostegno entusiastico delle comunità locali a questa candidatura. Questo supporto è essenziale per il successo del progetto poiché la conservazione e la promozione della Via Appia richiedono l’implicazione attiva delle autorità locali e delle comunità circostanti.

Il Futuro della Via Appia

Il dossier scientifico e il Piano di gestione del sito candidato saranno ora sottoposti alla valutazione del Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana UNESCO, prima di essere inviati a Parigi per la revisione e l’approvazione finale. Questo è solo l’inizio di un lungo percorso che, speriamo, condurrà alla celebrazione internazionale della Via Appia come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

La Candidatura della Via Appia per il Patrimonio Mondiale UNESCO: Un Viaggio nella Storia dell’Antica Roma

Le Terme di Diocleziano, imponenti testimonianze dell’antica grandezza romana, sono state recentemente il palcoscenico di un momento significativo nella storia culturale dell’Italia. In questo luogo storico, è stato firmato un protocollo di intesa per la candidatura del sito “Via Appia. Regina viarum” per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, un passo cruciale nella preservazione e nella promozione del ricco patrimonio storico di questa straordinaria antica strada romana.

Promosso dal Ministero della Cultura italiano, questo ambizioso progetto coinvolge un’ampia coalizione di attori, tra cui 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 12 Province e Città metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e ben 25 università italiane e straniere. Questa vasta rete di collaboratori testimonia l’importanza e la portata della candidatura, che mira a riconoscere la Via Appia come uno dei gioielli culturali dell’umanità.

Una Breve Storia della Via Appia

La Via Appia, conosciuta anche come “Regina viarum,” ovvero la “Regina delle strade,” è una delle strade romane più celebri e iconiche dell’antichità. Costruita nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco, la Via Appia collegava Roma alla città di Capua, e successivamente fu estesa fino a Brindisi, affacciandosi sul mar Adriatico. Questa strada non era solo un’importante arteria di comunicazione, ma anche un simbolo della grandezza e del potere dell’Impero Romano. Lungo il suo percorso, erano presenti maestose tombe, ville di lusso e infrastrutture pubbliche che testimoniano il fervore culturale ed economico dell’epoca.

L’Importanza della Candidatura UNESCO

L’inclusione della Via Appia nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO rappresenterebbe un riconoscimento internazionale della sua straordinaria importanza storica e culturale. Questo status conferirebbe alla Via Appia una protezione speciale e promuoverebbe il suo studio e la sua conservazione a livello globale. Inoltre, attirerebbe l’attenzione di turisti, studiosi e appassionati di storia da tutto il mondo, contribuendo così a promuovere il turismo culturale nelle regioni coinvolte.

Partecipanti Chiave e Supporto Locale

Nel corso della cerimonia presso le Terme di Diocleziano, il direttore del Parco dei Castelli Romani, Emanuela Angelone, ha partecipato insieme ai Sindaci dei Castelli Romani coinvolti, dimostrando il sostegno entusiastico delle comunità locali a questa candidatura. Questo supporto è essenziale per il successo del progetto poiché la conservazione e la promozione della Via Appia richiedono l’implicazione attiva delle autorità locali e delle comunità circostanti.

Il Futuro della Via Appia

Il dossier scientifico e il Piano di gestione del sito candidato saranno ora sottoposti alla valutazione del Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana UNESCO, prima di essere inviati a Parigi per la revisione e l’approvazione finale. Questo è

In conclusione, la candidatura della Via Appia per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO è un passo significativo per preservare e valorizzare uno dei tesori più preziosi dell’antica Roma. Rappresenta un impegno condiviso tra molteplici regioni, istituzioni e comunità, dimostrando il potere unificante della cultura e della storia. Speriamo che questa iniziativa possa avere successo e che la Via Appia possa continuare a ispirare e affascinare le generazioni future, proprio come ha fatto per oltre duemila anni.

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