Il Piccolo Principe, con la sua saggezza infantile, continua a incantare e insegnare importanti lezioni di vita, rinnovando il ricordo di cose fondamentali che gli adulti spesso dimenticano.
L’approccio del regista Stefano Genovese di trasformare la narrazione in un’esperienza spettacolistica, coinvolgendo la musica, il canto, l’arte circense e l’installazione, aggiunge un tocco creativo e multisensoriale alla rappresentazione. Questo approccio, focalizzato sull’immaginazione anziché sulle parole, si allinea con lo spirito originale dell’opera di Saint-Exupéry.
La scelta di Genovese di valorizzare le immagini come veicolo per trasmettere verità essenziali si allinea con il concetto di Saint-Exupéry che le immagini aiutano a rendere reale ciò che altrimenti potrebbe sembrare inverosimile. L’idea che le immagini possano preservare e rendere tangibili i ricordi è particolarmente rilevante, soprattutto nel contesto di un’epoca in cui la fotografia stava emergendo come una forma di rappresentazione visiva sempre più influente.
In definitiva, questa interpretazione unica de “Il Piccolo Principe” sembra catturare lo spirito atemporale e universale della storia, portando alla luce le sue verità semplici e essenziali.
