Un pranzo per chi resta in città

Anche quest’anno, mentre molti romani si riversano verso il mare o la montagna per cercare refrigerio dal caldo estivo, la Capitale rinnova un gesto semplice ma ricco di umanità: il pranzo di Ferragosto per chi resta in città e si ritrova solo. Un appuntamento ormai atteso, che giunge alla sua quarta edizione consecutiva, pensato soprattutto per gli anziani e le persone più fragili, spesso dimenticate nei mesi estivi.

Organizzato dal Dipartimento Politiche Sociali e Salute di Roma Capitale, in collaborazione con tutti e 15 i Municipi, l’evento mira a trasformare il 15 agosto in un momento di calore umano e condivisione. L’obiettivo? Combattere la solitudine, offrendo a chi è rimasto a Roma un’occasione per stare insieme, chiacchierare, mangiare in compagnia e magari stringere nuove amicizie.

Come osserva chi conosce da vicino il progetto, non si tratta semplicemente di offrire un pasto: è un invito alla socialità, una risposta concreta a un bisogno spesso invisibile. “Molti anziani vivono soli e non hanno familiari vicini”, racconta un’operatrice sociale, “e a Ferragosto il silenzio in casa diventa ancora più pesante”. Ecco perché questi momenti, pur brevi, possono fare la differenza.

Quest’anno sono circa 3.000 i posti messi a disposizione in tutta la città, distribuiti in numerose sedi, tra Case Sociali delle Persone Anziane e del Quartiere, parrocchie e centri associativi. L’iniziativa coinvolge numerose realtà del territorio che, con grande spirito di servizio, aprono le loro porte in questa giornata simbolica.

Tra le tante sedi partecipanti, spiccano ad esempio:

  • La Casa Sociale “San Saba” nel Municipio I, in Largo Enzo Fioritto, gestita dall’associazione “Il Trifoglio APS”.
  • Il centro “Fili d’Argento” presso Villa Leopardi, nel Municipio II, sempre molto attivo nel promuovere attività per la terza età.
  • La Casa Sociale “Primo Maggio”, nel cuore del Municipio IV, dove ogni anno si respira un clima di festa familiare.
  • La Parrocchia di San Gaudenzio nel Municipio VI, che accoglie decine di persone con il supporto dei volontari.
  • Il centro “Spinaceto – Associazione Seniores” nel Municipio IX, dove la tavola diventa un’occasione per ridere, ricordare, raccontarsi.

Per partecipare, è sufficiente prenotarsi contattando i numeri indicati dai singoli Municipi, molti dei quali offrono assistenza anche telefonica per facilitare le iscrizioni, soprattutto agli over 65.

Chi ha avuto modo di partecipare agli scorsi pranzi racconta con entusiasmo di “una giornata diversa”, fatta di sorrisi, piatti caldi e musica di sottofondo. C’è chi aspetta questo appuntamento con trepidazione, chi torna ogni anno e chi vi si avvicina per la prima volta con un po’ di timidezza. Ma alla fine, ciò che resta è sempre lo stesso: il valore dell’incontro.

Anche in una metropoli come Roma, dove l’anonimato è spesso la norma, esistono spazi dove sentirsi accolti. E Ferragosto, per una volta, non sarà solo una data sul calendario, ma una piccola festa da condividere.

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